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REPORTAGE - Festa scudetto a Napoli

2023-06-06 10:18

Studio Iorio

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REPORTAGE - Festa scudetto a Napoli

Mancava solo lo scudetto per alla città di Napoli per continuare a far parlare di se ed è arrivato, la città che ormai...

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Napoli 2 giugno 2023

 

Mancava solo lo scudetto per alla città di Napoli per continuare a far parlare di se ed è arrivato, la città che ormai festeggiava già da qualche mese, visto il distacco dalle avversarie, il 2 giugno ha finalmente festeggiato “ufficialmente” lo scudetto arrivato dopo 33 dall'ultimo, il primo dell'epoca post-maradona. In questi 33 anni a Napoli e al Napoli sono successe di tutti i colori, la società è passata dai fasti della serie A al fallimento e a ripartire dalla C. Una ripartenza che però le ha acconsentito di migliorarsi, nel 2004 Aurelio De Laurentis rileva il titolo dal fallimento e porta una nuova mentalità: crescere e competere a livelli alti, ma tenendo sotto controllo il bilancio, e dopo qualche Coppa Italia vinta e una lunga partecipazione alle coppe europee questa stagione finalmente incorona i partenopei come Campioni d'Italia.

 

Questo però non è uno scudetto di riscatto, non è come negli anni ‘80 dove Napoli era in piena crisi, un buio che l’avrebbe avvolta per almeno un ventennio, all'epoca il calcio e Maradona offrivano una rivincita sociale. Oggi Napoli da anni ha iniziato un rilancio culturale prima di tutto, che è partito dal basso, aiutato anche dalla giunta De Magistris, il quale è arrivato a vincere le elezioni con una coalizione di sinistra radicale. Napoli da anni vive un recupero delle periferie interne alla città, ha riscoperto una lotta contro il degrado, si batte per i diritti civili e sociali, è stata la prima città italiana a ritornare all'acqua pubblica etc. 

 

Tutto questo ha creato un movimento civile fatto di associazioni di ogni tipo che sta cambiando la città, anche nel post De Magistris, oggi la città è sotto i riflettori non più solo per la criminalità, ma come esempio per la cultura, i musei nascono come i funghi, molti artisti scelgono Napoli per esporre i propri lavori, la musica con giovanissimi artisti conosciuti nel mondo grazie al web. Tutto ciò ha portato Napoli a vivere da un pò di anni un boom turistico tutto l'anno, la città di Partenope è diventata molto popolare anche sui social e la notizia della vittoria dello scudetto è arrivata in tutto il mondo: giornali e telegiornali hanno riportato la notizia, dalle Americhe all'Australia, dal Giappone all'India ovunque ci fosse anche una piccola comunità di italo-napoletani si è festeggiato e le immagini hanno fatto il giro del mondo, Napoli si è scoperta più grande e anche De Laurentis lo ha percepito, quale team può vantare una copertura mediatica così grande?

 

Così il 2 giugno con i festeggiamenti ufficiali i corsi principali napoletani sono un fiume azzurro, cittadini e turisti si mescolano, in migliaia hanno ina maglietta azzurra o almeno una sciarpa o una bandiera, il presidente De Laurentis decide di festeggiare a fine partita al Maradona, quindi non c'è stato il pullman scoperto per le vie della città e neanche l'abbraccio a Piazza del Plebiscito, dove la festa è stata solo proiettata, un pò di polemiche ci sono state purtroppo ADL a volte è molto freddo e poco generoso verso i suoi tifosi, ma le polemiche non hanno cancellato la voglia di festa, il lungomare era strapieno di persone e di caroselli di tifosi in festa, le auto sono state addobbate a festa, su quello stesso lungomare nel 1990 vidi fare il funerale al Milan con tanto di autofunebri messe a disposizione dalle agenzie, quella di allora era anche uno sfogo, la città urlava la sua voglia di essere prima, di essere meglio anche dei Settentrionali. 

 

Quella di oggi invece è la festa di una città che riesce a cambiare rimanendo se stessa, nei pregi e nei difetti, ma che vive anche una percezione da fuori diversa, in questi anni sono cresciuti molti tifosi nel resto d'Italia, personalmente in Emilia Romagna ho conosciuto ragazzi e ragazze italiani e stranieri che tifano per la squadra anche non essendo figli di napoletani, i quali desiderano visitarla, cosa nuova per la provincia del nord dove per la maggior parte il Sud sono solo i posti del mare e si evitano le grandi città anche per paura della criminalità. Girando per le strade invece oggi si vede qualcosa di diverso, la faccia di Diego è ovunque, nelle maglie dei turisti e dei tifosi, nei bar che cercano di fare fortuna sfruttando il suo volto, sono sicuro che Diego non si sarebbe opposto, lui è sempre satato dalla parte del popolo. Cerco, come al solito quando torno a Napoli, di passare dai Quartieri Spagnoli al Largo Maradona, piazza voluta dal popolo, cerco di portare il mio omaggio a D10S sempre i quartieri per anni sono stati negati ai napoletani, erano sotto scacco di delinquenti e quando torno voglio godermeli, ma oggi è impossibile non si cammina e così optiamo per Piazza del Plebiscito e il lungomare, ci facciamo abbracciare dalla folla, ci facciamo coccolare dalla mamma Napoli così senza penzier. 

 

       

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